Gestione emozioni

Come gestire le emozioni in maniera efficace

Una buona gestione delle emozioni è necessaria per vivere serenamente. Non solo, è ciò che ti permette di ottenere il meglio da te stesso. Possiamo raccontarci di essere razionali quanto vogliamo ma, alla fine, il nostro comportamento è in balia delle nostre emozioni.

Alcune persone reagiscono in maniera nervosa o collerica e allontanano gli altri, oltre a farsi evitare. Altri reagiscono con ansia, paura o vergogna e finiscono per non riuscire mai a fare ciò che vogliono. Altre persone si fanno abbattere da tristezza e delusione, perdendo fiducia in se stesse e demoralizzando anche chi gli sta intorno.

In questo articolo vedremo cosa si intende quando si parla di gestione delle emozioni. Vedremo anche qualche metodo vero e proprio per gestire le emozioni.

Emozioni, sensazioni e stati d’animo

Spesso si utilizzano molte parole per descrivere la vita emotiva del cervello. Parole differenti con differente significato ma utilizzate spesso come sinonimi. Che differenza c’è tra emozioni, sensazioni e stati d’animo?

  • Emozioni: le emozioni sono delle reazioni caratterizzate da affettività (l’aspetto emotivo vero e proprio), pensieri, reazioni fisiologiche (ad es., aumento del battito cardiaco, spostamento del sangue in organi differenti, sudorazione, ecc.) e comportamenti (ad es., la paura è associata alla fuga mentre la collera all’aggressività).
  • Sensazioni: sono le percezioni che abbiamo delle reazioni fisiologiche sopra citate. Come caldo, tremore, tensione muscolare, ecc.
  • Stati d’animo: sono simili alle emozioni ma durano per lungo tempo e, solitamente, sono meno intensi.

Quindi io posso avere uno stato d’animo triste perché è un brutto periodo. Sabato sera esco con gli amici e ridendo provo emozioni di gioia e di collera quando in seguito litigo con qualcuno. La collera la percepisco anche con sensazioni di blocco allo stomaco, vampate di caldo al volto e cuore che batte più in fretta.

Emozioni e stati motivazionali

Alcuni ricercatori nel campo delle neuroscienze considerano le emozioni come degli stati motivazionali. Ovvero delle motivazioni plasmate dall’evoluzione. La sete, per esempio, è una percezione soggettiva spiacevole che spinge a bere innescando un comportamento. Un bisogno dell’organismo che porta la persona ad agire in maniera da soddisfarlo.

Allo stesso modo questi ricercatori mettono in stretta relazione le emozioni con i comportamenti che possono innescare. Da un punto di vista evolutivo l’ansia e la paura portano alla fuga mentre la collera porta all’attacco. Noi siamo più evoluti e possiamo reagire con comportamenti passivi o aggressivi.

Come gestire le emozioni

Ci sono diverse tecniche di gestione delle emozioni. Bisogna distinguere la gestione a breve termine da quella a lungo termine. In base a quanto detto prima saper gestire le proprie emozioni significa anche saper gestire il proprio comportamento.

La gestione delle emozioni a breve termine è utile solo per sopportarle. Si tratta di un coping centrato sull’emozione. Il paragone è con l'antidolorifico per gestire un problema ai denti.​​ Alcuni modi per gestire un’emozione negativa quando si presenta sono:

  • Distrarsi: semplice e immediato, prova a distrarti con attività che catturino la tua attenzione come amici, musica, film, videogiochi, sport, ecc.
  • Tecniche di rilassamento: puoi provare a utilizzare una tecnica di rilassamento. Questo funziona molto bene per l’ansia e la paura, meno per altre emozioni.

La gestione delle emozioni a lungo termine, invece, prevede di costruire nuove abitudini e nuove competenze. Si tratta di un coping centrato sul problema. È un lavoro più faticoso ma ti rende in grado di imparare a controllare le tue emozioni in maniera efficace. Purtroppo è un processo più lungo è difficile.

Il paragone qui è con l'operazione dal dentista per sistemare il problema che ti causa dolore.

Per imparare a gestire al meglio le emozioni, il metodo più efficace è la mindfulnessSi tratta, però, di un allenamento come andare in palestra. Se vuoi diventare più forte devi dedicarci del tempo, non puoi andare in palestra pensando di diventare più forte o più magro mentre ti stai allenando per un’ora.

Gli errori di chi chiede come controllare le emozioni

Molte persone credono che controllare le emozioni significhi reprimerle. Oppure eliminare solo le emozioni negative. Essere dotati di un buon autocontrollo emotivo in realtà significa saper regolare le emozioni. Stratta di un lavoro su due piani paralleli:

  1. Acquisire consapevolezza del perché reagiamo in quel modo e cambiare il modo di vivere determinati eventi che ti fa reagire con queste emozioni. In questo modo impari a non reagire in maniera emotiva in alcune situazioni.
  1. Imparare a regolare l’intensità dell’emozione. Imparare, una volta che reagisci emotivamente, a ridurre l’intensità dell’emozione sotto una soglia in cui è inoffensiva.

Ricorda che le emozioni sono necessarie anche quando negative. Danno informazioni utili. In un caso famoso, un gran lavoratore e ottimo padre di famiglia ha subito un grave incidente. Ha subito un grave danno ai circuiti emotivi del cervello.

Da quel momento in poi non è più riuscito a mantenere un lavoro, venne abbandonato dalla moglie e finì per morire solo, povero e alcolizzato. Dopo il suo incidente non era più stato in grado di gestire nessun aspetto della sua vita.

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Bibliografia

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  • Leahy, R. L., Tirch, D., & Napolitano, L. A. (2013). La regolazione delle emozioni in psicoterapia. Eclipsi.
  • Lazarus, R. S., & Folkman, S. (1984). Stress, appraisal, and coping. Springer.
  • Oatley, K., Carrera, R., Falchero, S., & Monaci, M. (1997). Psicologia ed emozioni. Il Mulino.

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